Casa, quando conviene comprare e quando conviene affittare

03/03/2017
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Comprare o affittare? Un dilemma non di poco conto quando si decide di affrontare una spesa importante come quella per la casa. Ecco dunque che mettersi seduti a fare qualche analisi e qualche conto può rivelarsi molto utile.

Come sottolineato da Milano Finanza, al momento i prezzi contenuti, i tassi ancora bassi, l’assenza di tasse sulla prima casa, la concorrenza tra le banche nell’offerta di finanziamenti e gli esigui rendimenti offerti dai Btp fanno pendere l’ago della bilancia verso il mutuo, quindi verso l’acquisto. In questo caso è necessario, però, avere una quota di capitale pari ad almeno il 20% del valore dell’abitazione e non dimenticare che per ammortizzare i costi dell’acquisto di una casa bisogna viverci per almeno 10-15 anni.

Un confronto può essere fatto prendendo come riferimento i prezzi al metro quadro e i canoni di affitto in una determinata zona di una città e analizzando quanto costano le due alternative. A offrire, ad esempio, un confronto su diverse zone nelle 13 principale città è l’Osservatorio Immobiliare di Nomisma.

Per gli appartamenti più piccoli l’acquisto conviene e può comportare una rata da versare più bassa dell’affitto. Per le case dai 100 metri quadrati in su spesso la rata per il mutuo è più alta dell’affitto, ma la spesa per interessi è più bassa del canone.

Ci sono poi dei fattori non numerici da prendere in considerazione: l’affitto offre maggiore flessibilità e consente di valutare il quartiere e il vicinato senza dover sostenere ingenti spese iniziali. Chi fa questa scelta peraltro non si espone a rischi di spese di manutenzione straordinaria e nemmeno al rischio di discesa del prezzo degli immobili.

Vale però anche il contrario, ossia chi acquista può veder crescere il valore del patrimonio se i prezzi del mercato immobiliare salgono. Se poi si tratta della casa dove si abita, l’essere proprietari consente di apportare migliorie e quindi di vivere in una casa più vicina alle proprie aspettative. L’acquisto offre poi stabilità e non espone al rischio di aumenti degli affitti.

E’ bene prestare poi attenzione alla scelta del mutuo: il tasso fisso permette di sapere quale rata si pagherà per tutta la durata del prestito, mentre il variabile consente un immediato risparmio, ma espone al rischio di futuri rialzi. Un altro aspetto da tenere in considerazione è la somma da richiedere rispetti al valore della casa, nonché la durata del mutuo.